Ciao Meraviglia,
Ti scrivo meraviglia, perché non posso dirtelo.
Mi chiamano pazzo i miei amici perché mi piaci da impazzire e tu nemmeno mi conosci. Non mi basterebbe nemmeno più dirtelo per renderne la misura mi piacerebbe urlartelo, gridarlo come se al mondo fossimo solo noi due. Te lo griderei sotto casa nel cuore della notte quando i rumori della vita spariscono o a mezzogiorno alla solita fermata della metro dove ti ho vista per la prima volta otto mesi fa chissà se basterebbe per mettere fine all’inutile vociare della vita. La mia di vita la tua presenza l’ha stravolta soltanto perché esisti. E non ci siamo mai parlati. Continua a leggere