Medical Thriller libri: Un genere letterario tutto da scoprire

Se qualcuno mi vedesse per la prima volta, non mi darebbe una lira: apparentemente sembro la solita ragazza di paese, leggermente fuori forma (dico, leggermente), bianca come un cencio, una che passa la maggior parte del suo tempo seduta sul divano o davanti allo schermo del computer.

Effettivamente è vero, ma la mia vita sedentaria, dettata un po’ dalla disoccupazione un po’ dalla pigrizia, mi da modo di dedicare molto tempo al mio hobby preferito: la lettura.

Sono un’accanita divoratrice di libri, la considero la mia droga, la mia dipendenza: quando mi ci metto riesco a leggere anche un libro al giorno ed iniziarne uno nuovo.

Questo però succede quando scopro nuovi scrittori e mi faccio prendere dalle storie: non riuscendo a fermarmi, cerco di leggere il libro il più velocemente possibile per vedere come va a finire.

Mi sono dedicata a vari generi di libri, ho letto quasi tutti quelli di Stephen King, mi sono data ai romanzetti poco impegnati ma molto divertenti di Sophie Kinsella, per poi passare ai grandi classici di Jane Austen (il mio preferito è “Cime Tempestose”).

Sono stata una fan di Giorgio Faletti, ho letteralmente “divorato” Dan Brown e sì, ho letto anche un romanzo di Bruno Vespa.

Il mio ultimo amore invece, è legato ad un genere non molto conosciuto e di cui oggi voglio parlarvi: I Medical Thriller.

Questo genere è principalmente basato sull’azione e la suspense caratteristiche del romanzo Thriller, dove però la trama tratta anche di argomenti scientifici-biologici.

Per farla breve, il protagonista del romanzo non è più il poliziotto o l’agente dell’FBI, ma il medico legale e gli specialisti della polizia scientifica: Il medico legale, indagando sugli indizi che il corpo rilascia, riesce a risalire all’assassino ed assicurarlo alla giustizia, quasi sempre.

Mi piace l’idea che non sia più tutto incentrato sulla polizia ma che, grazie ad analisi di DNA, autopsie e ragionamenti, sia proprio il medico legale a risolvere il crimine.

Il primo scrittore che ho letto e che mi ha fatto appassionare al genere, è stato Robin Cook.

Nei suoi romanzi ci parla di argomenti d’interesse attuale, dalla manipolazione genetica, alla donazione ed al trapianto degli organi, all’inseminazione artificaile, alle scoperte scientifiche ed in campo farmacologico ed al bioterrorismo. Robin Cook ha affermato di scrivere medical thriller per permettere ai lettori interessati di apprendere notizie e pratiche in campo medico.

Alcuni suoi romanzi sono diventare famosi film per la televisione come Coma in “Coma Profondo”.

Un personaggio ricorrente nelle sue opere è Jack Stapleton, patologo legale, che troviamo in libri come Cromosoma ed Epidemia.

Il primo romanzo che ho letto è stato proprio “Epidemia”:

Il dott. Jack Stapleton cambia vita e inizia a lavorare a New York come anatomopatologo. Dopo la morte di varie persone causata da diverse malattie tutte rare, tutte nello stesso ospedale e tutte potenzialmente in grado di trasformarsi in epidemie mortali, il dottore inizia a sospettare che tutto questo nasconda qualcosa di non naturale e, iniziando ad indagare, finisce nei guai.

Ho iniziato poi a collezionare tutti i suoi libri partendo dal primo, “Febbre” fino all’ultimo “In caso di morte”.

Dopo di lui, sono passata invece alla scrittrice Patricia Cornwell.

Centrando le proprie storie poliziesche sulla figura di un medico legale donna, Kay Scarpetta, che affronta e risolve casi di omicidio, alcune volte con l’aiuto della nipote Lucy e del poliziotto Pete Marino, ha raggiunto un enorme successo grazie ai suoi libri ed alla serie dedicata a Kay.

Il primo libro di Patricia che ho letto è stato anche il suo primo libro, ovvero “Postmortem”:

Un serial killer è in azione nella città di Richmond: già tre donne sono morte violentate e strangolate nella loro camera da letto. La sola costante è che i delitti avvengono sempre di Sabato, prima dell’alba. È per questo che quando una telefonata della polizia sveglia nel cuore della notte, Kay Scarpetta intuisce immediatamente che l’inafferrabile assassino ha agito di nuovo. La minaccia incombe, il sanguinario killer può tornare a colpire in qualunque momento. Kay non può escludere nessuna ipotesi, nemmeno quella di essere il suo prossimo obiettivo.

Sono romanzi davvero avvincenti che, dico con orgoglio, ho letto tutti fino al suo ultimo nato da poco uscito “Carne e Sangue”.

Dopo aver letto i romanzi della Cornwell, ho cercato uno scrittore che “usasse” come protagonista una donna, visto che mi ero affezionata molto al personaggio di Kay Scarpetta.

E l’ho trovato: ho scoperto così la scrittrice Kathy Reichs che racconta le vicende dell’antropologa forense Temperence Brennan che, nel 2005, ha ispirato la serie televisiva “Bones”.

Il primo libro che ho letto è stato “Cadaveri innocenti”:

L’inverno canadese è rigido e proprio in questo periodo Temperance Brennan si trova ad indagare su un misterioso incendio avvenuto in una villetta di periferia. Dopo molte ricerche si trovano i corpi delle vittime, ma ciò che lei nota subito è che queste difficilmente abbiano assistito all’esplosione. Tra i cadaveri figurano anche due neonati di appena pochi mesi. Così, mentre lei si occupa delle autopsie, Andrew Ryan, investigatore della Omicidi, svolge le opportune indagini. Contemporaneamente, il suo lavoro all’università di Charlotte la richiama in Carolina del Nord ed il caso di una suora che deve essere canonizzata occupa il suo tempo, a causa di alcune incongruenze, spingendo la protagonista a volerne sapere di più. Ma proprio mentre si trova a Charlotte, la scia di morte ricompare, collegando sottilmente ciò che è avvenuto a Montréal con quanto sta accadendo ora nella misteriosa comunità senza nome del Carolina del Sud. Temperance e Ryan sono decisi a scoprire di che cosa si tratti.

Insomma, per i grandi appassionati di Thriller, questo genere “Medico” è tutto da scoprire dove gli scrittori sopra citati sono dei veri maestri in grado di tenerci incollati ai libri fino alla fine con racconti emozionanti e intrecci da psicosi.

Proprio da questi scrittori sono partita alla scoperta di nuovi libri, cercando ancora degli autori che mi regalino le stesse emozioni. Un circolo vizioso insomma.

In fondo, se proprio devo farmi di qualcosa, credo che drogarsi di libri sia in assoluto la scelta migliore.