Sesso fra donne: tutto quello che non vi hanno detto

Sono sempre stata curiosa di conoscere il mondo omosex, in particolar modo come funziona il sesso fra donne e penso che non sia adeguatamente approfondito, rilegato com’è al mondo del porno o fin troppo castigato in quanto considerata cosa contro natura; tra l’ altro che interessante dicotomia questa.

Come sicuramente chiunque abbia aperto questa pagina avrà fatto, anche io cercavo vari articoli di giornale o sul web che mi dessero informazioni dal punto di vista sessuale, ed ero troppo timida per chiedere alle mie amiche –“scusa ma tu e la tua ragazza come lo fate?”- non avevamo abbastanza confidenza, era anche questo il problema.

Ma è un lavoro sporco e bisogna pure che qualcuno lo faccia! Così mi sono presa di coraggio e ho fatto bhè una sorta di sondaggio, per farmi spiegare dalle mie amiche cosa volesse dire farlo con una ragazza, e non solo il legame dal punto di vista psicologico ma intendo proprio nel fatto; che accidenti fate? (Ammettetelo che anche voi avreste voluto farlo).

Sesso tra lesbiche, quello che sapevi ma non credevi

E’ innegabile che tra donne si ha molta più intimità, anche tra semplici amiche o scambiando due chiacchiere al bar con una sconosciuta ci si sente immediatamente più a proprio agio, figuriamoci da amanti. E’ questo che rende il sesso tra donne più intenso, e forse un po’ più perverso rispetto a quello con i maschi, si comincia dolcemente con molti baci, si possono utilizzare sex toys, frutta, dolci, dividersi tra più partner se si desidera qualcosa di più forte o lasciarsi coccolare dolcemente dalla propria anima gemella se si è più sentimentali.

Propriamente quindi, non essendoci il pene, il sesso tra ragazze potrebbe essere inteso qualcosa di simile ai preliminari, forse un po’ più spinti, forse un po’ più intensi , rispetto a quello che si fa tra una coppia maschio-femmina; ma sicuramente più coinvolgenti, il girlpower non demorde mai.

Ebbene si, è tutto qua, il grande imbarazzo e la grande cosa su cui nessuno vuole parlare apertamente, si risolvono in questo, nulla di anormale ma anzi piuttosto ordinario, credo che conoscere da vicino questi – se mi è permesso definirlo – mondi un po’ distanti da noi, ci possa aiutare a comprenderli, nella loro fragilità e nella loro quotidianità; più semplicemente, nella loro umanità.

Perché una volta che ci prestiamo a conoscere e informarci su qualcosa, per quanto strana e lontana possa sembrarci, alla fine possiamo solo renderci conto di come sia qualcosa di non molto diverso della nostra quotidianità.