Navigando qua e là tra le pagine del web, mi sono imbattuta in una notizia che, a parer mio, ha veramente dell’incredibile. Mi scuso anticipatamente per l’ignoranza, ma non avrei mai pensato che esistessero dei dolci dal prezzo talmente esorbitante da lasciare effettivamente a bocca aperta.
Ovviamente stiamo parlando di specialità super esclusive create da fior fiore di maestri pasticceri provenienti da ogni parte del mondo, per una clientela super esclusiva. Certo l’esclusività la detta il portafoglio, e ve lo spiego con alcuni esempi.
Nel 2005, in occasione di una mostra intitolata “Diamanti: un miracolo della natura” fu commissionata una torta alla frutta ornata da 223 diamanti, per un valore complessivo di 1,65 milioni di dollari! Pensate che il pasticciere nipponico, Jeong Hong-yong ci mise sei mesi per progettare un tale capolavoro ed un mese per realizzarlo materialmente. La composizione e le dosi degli ingredienti rimase e rimarrà per sempre sconosciuta.
E cosa mi dite del “Gelato dei tre gemelli”? Costa 60.000 dollari perché viene prodotto con il pochissimo ghiaccio rimasto sul Monte Kilimanjaro in Tanzania. Come dire, un ingrediente in via di estinzione! Ma tranquilli! Il prezzo comprende un fantastico tour che vi porterà in Tanzania con un volo di prima classe, un soggiorno in hotel 5 stelle, una guida esperta che vi condurrà sul Kilimanjaro e pure una t-shirt ricordo in cotone organico. In loco, non vi sarà preclusa la possibilità di gustarvi tutto il gelato che desiderate.
A Kansas City invece, presso il ristorante Jasper, potreste gustare dei magnifici Cannoli dorati!
Il ripieno è composto da ingredienti tradizionali quali, ricotta, panna, pezzetti di cioccolato, noci, scorza di agrumi. L’aspetto esteriore però non mancherà di sorprendervi. I cannoli sono avvolti in una foglia d’oro (si tratta di oro vero) che si può tranquillamente mangiare.
Parliamo di oro commestibile. L’utilizzo in cucina del prezioso metallo è una tradizione culinaria che affonda le proprie radici in un passato assai remoto. Addirittura gli antichi egizi usavano pagliuzze e foglie d’oro per guarnire le portate nei loro pranzi più importanti. L’usanza si diffuse ulteriormente nel Medio Evo e nel Rinascimento, periodi in cui il nobile metallo abbelliva pietanze di carne e dolci. Circa trent’anni fa, lo chef Gualtiero Marchesi riporta in auge l’oro commestibile creando il risotto con foglie d’oro a 18 carati.
Ritornando ai nostri preziosissimi dolci, vi illustro l’idea dello chef del Westin Hotel di New York. Cosa si è inventato questo imprevedibile pasticcere? Nulla di particolarmente elaborato. Anzi! Ha pensato bene di trasformare il comunissimo Bagel utilizzando come ingredienti: crema di formaggio, tartufo bianco di Alba, bacca di goji e gelatina di Riesling. Ovviamente il prezzo è lievitato a dismisura. Per poterne assaporare uno si deve sborsare la bellezza di 1000 dollari.
Ma c’è un risvolto positivo: parte dei proventi sono destinati alla creazione di borse di studio per studenti dell’arte culinaria.
Dato che difficilmente avremo l’occasione di gustare uno di questi dolci, seguite il mio consiglio: mangiateveli con gli occhi!