L’altro giorno in ufficio sono rimasta un po’ scossa dalla conoscenza di un paio di clienti, erano una coppia un uomo e una donna che stavano insieme da chissà quanto tempo, erano entrambi piuttosto giovani, lei avrà avuto una trentina di anni lui una decina di più, lei era alta, brunetta, capelli lunghi e uno shatush slavato che le incorniciava il visino piccolo, lui il tipico professionista fighetto tutto rolex e mocassino di vernice bicolore. Mi sono stati immediatamente sulle palle, entrambi e a pelle. Il tipo aveva una faccia da culo così evidente che se avessi messo la sua fototessera a confronto con i selfie del deretano di Charlotte Caniggia avrei sicuramente avuto difficoltà a riconoscere quali delle due appartenesse al viso di un essere umano. Il tipo si è avvicinato alla mia scrivania lasciando la ragazza alle spalle, rincuorandosi che la tipa rimanesse seduta al suo posto e lo ha fatto nel più elegante dei modi:
Cazzo fai? ma dove vai? stai seduta tu e leggi un giornale
Dapprima ho fatto finta di nulla perché non sembrava che alla ragazza l’ordine avesse dato più di tanto fastidio.
“Saranno due sciroccati in fissa con 50 sfumature e con la fortuna che mi ritrovo sono nel bel mezzo di un loro gioco sessuale” – ho pensato immediatamente.
Poi però, quando il tipo si è seduto di fronte e ha cominciato a parlarmi mi ha tolto ogni dubbio:
Sa questa non ha capito che io ho una vita, mi segue sempre stiamo insieme da 6 anni e sta cominciando a rompere con la storia del matrimonio, che poi capisco pure la fissa di voi donne dell’orologio biologico ma sa com’è a me interessa la figa, mica un figlio
(risata idiota e rumorosa)
“No questo è proprio uno stronzo” – Non era un gioco sessuale, avevo di fronte un classico esempio di Minchione patentato, della peggior specie, di quelli che credono che fare gli splendidi davanti ad una conosciuta denigrando la loro compagna per comunicare che sono sempre e perennemente disponibili, sia infinitamente figo.
Il tipo forse non sapeva che di fronte aveva una suffragetta sotto mentite spoglie di una consulente, così con la certezza di mandare a fanculo un contratto apparentemente molto vantaggioso gli ho detto un paio di cosette senza badare a formalismi di facciata, che riassumerò nelle due righe che seguono:
Tu sei pessimo, non sei uno stronzo. Uno stronzo è qualcuno che ha almeno la premura di nascondersi, tu non lo sei perché non hai neppure la decenza di provare vergogna pur essendoci in te, evidentissimi motivi per averne a ben donde. Ecco cosa sei, tu sei squallido e maleducato e se la ragazza che tu hai appena trattato come immondizia sapesse che la sua vita andrebbe molto meglio senza un uomo come te affianco, le direbbe che sulla “sua figa “, tu mio caro squallincello, non hai più alcun potere. Che hai finito di leccarla, ciucciarla, penetrarla e fiera e orgogliosa se la riprenderebbe, mentre tu in qualche modo sei fortunato perché quella ragazza ha tutto l’aspetto di una che continuerà a donarti la sua vagina su un vassoio d’argento per non so quale oscuro motivo e chissà per quanto tempo ancora, perciò fatti un favore e fallo a quella poveretta, comincia da oggi a rispettarla perché il rischio che da un giorno all’altro quella donna rinsavisca e ti faccia rimanere senza casa, senza macchina senza mutande e senza vagina è elevatissimo.
Ecco.
Beh forse ho romanzato un po’ la mia risposta in effetti, non è che io abbia poi una memoria di ferro, però gliele ho cantate di santa ragione davvero, e posso garantire che ho utilizzato quasi sicuramente le parole “squallido minchione e vagina” anche se non proprio in questo ordine. Ebbene il Minchione è uscito incazzato dal mio ufficio e c’ha anche avuto il cattivo gusto di lamentarsi del servizio. Pure.
In ogni caso, questa ennesima esperienza assurda mi ha permesso di dare vita ad un dogma che dovrebbe entrare nella testolina di tutte noi e restarci per tutta la vita o almeno fino a quando non saremo diventate così rimbambite che finiremo per fare sesso per inerzia:
La vostra vagina non è di proprietà di nessuno, ricordate che potete darla e riprendervela quando volete, nessun uomo avrà mai il dominio sull’amica che abita i piani bassi del nostro corpo perciò care amiche quando avrete a che fare con casi disperati di minchioni patentati, fatevi un favore, riprendetevela il prima possibile perché se è vero che te la do quando voglio me la riprendo con la stessa velocità senza sentire il bisogno di chiederti neppure il permesso. Minchione avvisato…